THANK GOD WE ARE SOCIAL #325

Thank God We Are Social
jacopo.rossi


Dopo una settimana dove è successo poco o nulla di socialtecnologicamente interessante e le conversazioni sono rimbalzate dalla débâcle della Nazionale al ritorno di Narcos, ci si aspettava un weekend tranquillo, rilassato. E invece.

Nel pomeriggio di ieri, una notizia ha scosso il Paese intero. Più drammatica del rientro dalle ferie (che ancora brucia, a onor del vero), più infausta di qualsiasi cosa vi venga in mente, più inaspettata di un colpo di scena in Game of Thrones: il match di Serie A Sampdoria-Roma è rinviato per pioggia.

 

La notizia, ché di notizia si tratta, ha scosso i social: in novanta minuti (più recupero) l’hashtag #SampRoma e i suoi succedanei hanno scalzato una pletora impressionante di “colleghi” più “alti”, arrivando fino ai vertici delle tendenze Twitter italiane e facendosi conoscere dignitosamente anche nel resto del globo. Quasi duemila utenti coinvolti in pochissimo tempo e 62 milioni di impressions stimate: numeri, freddi come un comunicato della Prefettura, che sono ben più che discreti per quel che, in fondo, è solo il rinvio di una partita, oltretutto in un momento ancora calmo del massimo campionato italico.

samproma



A tifosi, spettatori, followers, società et alia non è rimasto che mandare giù l’amaro boccone di una giornata di campionato azzoppata, stemperando la delusione con meme (Internet, che posto veramente straordinario) e quant’altro. Tra tutti si è distinto il profilo twitter inglese dell’AS Roma:

Ma c’è qualcosa di ancora più grave che ha colpito chi segue il campionato. E no, non è necessario il mantra che in Italia si pensa solo al calcio, signora mia, sono solo ventidue animali che corrono dietro a una palla (al massimo venti: anche i Bluvertigo sanno che i portieri son vestiti meglio e stanno fermi) et cetera, et cetera, et cetera. Accanto alla delusione sportiva, molti, hanno giustamente accompagnato, come fosse un buon bicchiere d’acqua molto salata, la delusione fantacalcistica (ben rappresentata da un meme datato ma efficace).

 

Cos’è il fantacalcio? Inventato nel 1990 dal giornalista Riccardo Albini, questo piacevole passatempo che porta adolescenti e padri di famiglia a scontrarsi per un bomber misconosciuto di infimo livello, ha da tempo assunto i contorni di un fenomeno sociale sempre meno di nicchia. Fantallenatori si aggiudicano questo o quel giocatore a suon di fantamilioni e, via via che il campionato procede, godono o soffrono delle prestazioni dei loro titolari nella Serie A reale, descritte da voti di stampo scolastico. In caso di rinvio, come ci spiega questo placido tweet, i giocatori coinvolti prendono 6 insindacabilmente.



 

E sì, la notizia nella notizia è anche questa e non può che illuminare questo weekend altrimenti nebuloso: esistono ragazze che giocano al Fantacalcio.