THANK GOD WE ARE SOCIAL #352

Thank God We Are Social
roberto.rosa

La primavera tarda ad arrivare e in questa giornata un po’ grigia si sta ancora bene sotto le coperte insieme a una tazza di tè. Quello di oggi è un TGWAS un po’ malinconico, uno di quelli che non vorresti scrivere. Stephen Hawking ci ha lasciato.


Con un quoziente intellettivo compreso tra 160 e 165, lo scorso mercoledì l’astrofisico più autorevole al mondo si è spento a 76 anni, 55 anni dopo la prima diagnosi di SLA, malattia che l’ha costretto sulla sedia a rotelle dagli anni ’80.


A lui dobbiamo un numero imprecisato di teorie scientifiche che portano il suo nome, per lo più incomprensibili ai non addetti ai lavori: dalla radiazione di Hawking, alla teoria cosmologica dello stato senza confini Hartle-Hawking, passando per il multiverso e l’inflazione cosmica, fino agli studi sulla termodinamica dei buchi neri.




Nonostante la ricerca scientifica sia stata la forza propulsiva della sua vita e i nomi dei modelli elaborati esercitino un certo fascino, non siamo qua per parlare di questo. Infatti, Stephen Hawking non è stato solo una delle menti più brillanti dell’ultimo secolo, ma è riuscito in quello che per la maggior parte degli scienziati moderni è una missione impossibile: diventare un’icona pop.


Era il 1988 quando Hawking pubblica “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo”, l’opera di divulgazione che ha venduto oltre 9 milioni di copie in tutto il mondo, consacrando così la popolarità dello scienziato. Da quel momento, la sua fama di “genio disabile” ha conosciuto un continuo crescendo di collaborazioni nei settori più diversi: dalla musica alla televisione, la carriera del Professor Hawking può vantare collaborazioni con gli artisti e le personalità più influenti degli ultimi periodi. Tra le più rilevanti, vanno sicuramente ricordate la partecipazione come vocalist nel brano Keep Talinkg dei Pink Floyd nel ’94 e il cameo nella 26ima puntata della 6° stagione di Star Trek, dove partecipa a una surreale partita di poker insieme a Einstein, Newton e il comandante Data.


 



Con ogni probabilità Stephen Hawking è anche lo scienziato con il maggior numero di partecipazioni e cameo in film e cartoni animati: dai Simpson a Futurama, fino a The Big Bang Theory e Due Fantagenitori, il suo spiccato senso dell’umorismo l’ha sempre portato a non prendersi troppo sul serio. Dopotutto è sua la frase: “Life would be tragic if it weren’t funny” (per tutte le quote più belle clicca qui). E come dargli torto.




La notizia della morte di Stephen Hawking si è diffusa a una velocità incredibile in tutto il mondo. Il cordoglio del mondo scientifico e di quello dello spettacolo non ha tardato ad arrivare e riversarsi sui social media. Nella giornata del 14 marzo, Stephen Hawking è entrato nei trending topic mondiali, capitalizzando 2,25 milioni di Tweet sull’argomento.



Negli ultimi sette giorni, il tutale dei post online ha raggiunto invece l’impressionante cifra di 6,5 milioni, numeri non scontati per un ricercatore.



Tra le personalità e le istituzioni che hanno voluto omaggiare la straordinaria vita di Stephen Hawking troviamo:


NASA

Satya Nadella, CEO di Microsoft

The Big Bang Theory, attraverso il canale Twitter ufficiale

…e i profili personali degli attori

Mayim Bialik

Norman Cook





It was truly such an honor getting to work with the incredible Stephen Hawking.. He made us laugh and we made him laugh. His life and career workings have been many a subject matter on @thebigbangtheory__ and we are all better for it. You will be missed but the world is grateful for the knowledge and courage you leave in your path. Thank you for being an inspiration to everyone ?? #stephenhawking ♥️


A post shared by @ normancook on Mar 13, 2018 at 9:35pm PDT




Johnny Galecki





RIP #stephenhawking Not only your brilliance, but your sense of humor will be sorely missed by all. “Life would be tragic if it weren’t funny.” — Stephen Hawking


A post shared by Johnny Galecki (@sanctionedjohnnygalecki) on Mar 13, 2018 at 9:28pm PDT




Insieme a personalità anche lontane dal mondo scientifico, a conferma di quanto Stephen Hawking sia diventato un’icona:

Sharon Stone



Katy Perry

 

«Ricordatevi di guardare le stelle e non i vostri piedi… Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare, e in cui si può riuscire».