Tutti, o quasi, hanno Instagram. Molti usano questo canale per raccontare pezzi di vita, vacanze, esperienze quotidiane con selfie e filtri divertenti, parecchi lo fanno in modo creativo attraverso scatti e video degni di Wes Anderson. I nuovi artisti di Instagram invece stanno portando su questa piattaforma contenuti di un livello creativo differente, ribaltando così le regole del gioco a partire da un approccio unconventional.

Oggi il TGWAS #380 attiverà il filtro “creative hacker” e andrà a pescare nei meandri di Instagram i profili e i casi più interessanti.

Pablo Rochat

Come si descrive lui su LinkedIn:
“Hi 🙂 I’m an art director / creative director who hacks culture to generate big buzz for brands”.
La sua arte? “Lo-fi, high-fun”.

Come lo descrivono gli altri:
“This man is taking Instagram Stories to mind-blowing new levels.” – Mashable

Dal tap allo slider, dal carousel alle GIF, Pablo Rochat rincorre i frenetici rilasci di nuove features della piattaforma inventandole in una nuova chiave, trasformando e creando nuovi linguaggi e meccanismi di storytelling e gamification.
Nel suo primo post di #IGStoryGame, datato 20 Giugno 2017, sperimenta per la prima volta il “tap&hold”.

gif

Il passo successivo è stato quello dell’ user generated content chiedendo agli utenti di creare loro stessi dei piccoli video divertenti. Sfruttando gli sticker personalizzati, Rochat ha dato la possibilità alle persone di diventare piccoli “hacker creativi” realizzando MEME.



Sul feed è il carousel il formato preferito per raccontare le sue mini storie.



Danilo Lauria

Come si descrive lui su LinkedIn:
Creative Director / Director / Video Artist

Come lo descrivono gli altri:
una “Social Legend” 

Danilo Lauria, conosciuto nell’ambiente semplicemente come “Danilo”, gioca con il confine tra animazione e interazione. Con le sue Instagram Stories attira l’attenzione dell’utente e lo invita all’azione animando ed enfatizzando i linguaggi (emoji) e gli strumenti (come in questo caso l’emoji slider) propri del canale.



Stephen McMennamy

Come si descrive lui su LinkedIn:
Influencer / creative director / art director

Come lo descrivono gli altri:
surrealista e visionario – Adweek

Circa 4 anni fa il fotografo e art director americano con base ad Atlanta, Georgia, ha iniziato a postare le sue “Combophotos”, un remix di due immagini che si completano alla perfezione dal punto di vista della forma o del colore, oppure che hanno un forte nesso emozionale o di significato creando dei mashup dal forte impatto visivo.



L’arrivo delle Instagram Stories ha sicuramente rappresentato per Stephen l’occasione di implementare la sue tecnica collage utilizzando il verticale come elemento chiave del suo racconto.



Dal mondo dell’art direction a quello dell’arte contemporanea, molti artisti hanno visto in Instagram il canale per sperimentare e passare nuovi concetti.

Maurizio Cattelan

Lui non ha bisogno di molte presentazioni o comunque non lo troveremo mai su LinkedIn, quindi proviamo con l’area press del Guggenheim.

Come si definisce lui:
“Art worker”. 

Come lo definiscono gli altri:
“Maestro della provocazione”.

“La vera sfida per un artista – spiega in un’intervista del 4 aprile 2018 de Il Sole 24 ore – è che la sua opera sopravviva nel tempo. In un mondo così sovraffollato di immagini veloci e facili da consumare, il lavoro degli artisti riguarda sempre più il potere delle immagini che producono: se funzionano, possono durare secoli” (tutta l’intervista qui). A partire da questa idea, Cattelan ha portato il concetto di arte effimera ed estemporanea su Instagram trasformando il suo profilo in un progetto di galleria d’arte virtualeThe Single Post Instagram”: ogni due giorni circa, posta un’immagine cancellando quella andata online precedentemente, lasciando sempre una sola foto sul feed.
Questa l’overview della sua pagina:
1 post, 131mila follower e seguiti? Ovviamente zero.



Per ogni provocazione c’è una contro-provocazione e in risposta a “The Single Post Instagram” è nato “ The Multi Post Instagram”, un profilo che si auto definisce mauriziocattelan_fake e che raccoglie tutti i post effimeri dell’artista.

Parallelamente ai singoli creativi, anche i brand stanno sperimentando nuovi meccanismi di gamification nei loro progetti di comunicazione, dando alle persone un controllo sempre maggiore sui contenuti, trasformando l’ADV in un’esperienza interattiva.

KFC “The Winter Warrior”

Per promuovere il nuovo menù per l’inverno, KFC South Africa utilizza il video di un ragazzo che mangia la “New Cheddar & Mozzarella Famous Bowls” nel bel mezzo di una tempesta, la cui intensità viene decisa dagli utenti con un semplice tap.



The New York Public Library “Insta Novels”

Sicuramente alla NY Public Library sanno come rinnovarsi e restare al passo con i tempi. L’idea? Dalla carta all’e-book a Instagram, portare alcuni dei più i grandi classici della lettura nelle Stories. Da Alice nel Paese delle Meraviglie a La Metamorfosi di Kafka, le Insta Novels vengono pubblicate e archiviate tramite la funzione Highlights, creando così una vera e propria Insta Library accessibile in qualsiasi momento. Per godere al meglio di un nuovo modo di intendere la lettura, non poteva mancare il tutorial ad hoc che ci spiega come ovviare al tempo massimo di 15” se non siete Speedy Gonzales.



E ora, creativi di tutto il mondo, prendetevi i vostri 15 secondi di gloria.
Let’s hack the instant.