CES 2020: il nostro punto di vista

Innovazione
Luca Della Dora

Ogni anno il CES è l’occasione per toccare con mano le innovazioni e i dispositivi tecnologici che cambieranno le nostre vite nei mesi a seguire.

E anche il CES 2020 non ha lasciato deluse le aspettative: tutte le maggiori aziende tech (e non solo) hanno presentato moltissime novità di cui sentiremo sicuramente parlare, ma non solo.



L’attenzione nei confronti di questioni relative alla gestione dei dati, della privacy delle persone e al ruolo delle tech companies relativamente ai cambiamenti climatici è stata infatti altissima, e ha catalizzato l’attenzione del pubblico e delle aziende stesse.

Abbiamo raccolto il punto di vista dei responsabili dei reparti Innovation e Creative Technology di alcuni dei nostri uffici, per condividere la nostra visione sugli aspetti più interessanti e sui trend che pensiamo avranno un impatto sulla vita delle persone e sul business di moltissimi brand.

Ecco le nostre considerazioni.


LUCA DELLA DORA, Innovation Director, We Are Social Milano

Non ci sono dubbi: quando si pensa al CES, la prima cosa su cui ci si focalizza sono gli ultimi gadget e dispositivi presentati dalle maggiori aziende tech.

E anche durante quest’edizione abbiamo visto una serie di novità davvero interessanti da questo punto di vista: dalla TV verticale presentata da Samsung, all’enorme numero di headphones intelligenti, fino all’integrazione di tecnologie voice-enabled un po’ ovunque (sì, anche sotto alla doccia) o a Sony che ha presentato… un’automobile (per un motivo ben preciso, come spiegato al Time da Mike Fasulo, COO di Sony Electronics) .




Ma la vera protagonista di quest’edizione è stata un’altra: l’attenzione per la privacy (e il relativo controllo dei dati).

Tutte le maggiori piattaforme hanno voluto partecipare al dibattito annunciando novità da questo punto di vista: insomma, l’attenzione è altissima, perché le persone sono sempre più consapevoli dell’importanza di questi aspetti.

Apple, che non era presente al CES da quasi 30 anni, ha partecipato non per svelare un nuovo prodotto, ma per parlare appunto di privacy e del suo impegno nel tutelare i suoi consumatori.

Google ha invece annunciato una serie di nuovi comandi per Google Assistant che daranno un maggior controllo agli utenti, permettendo loro di decidere in modo più trasparente e diretto cosa far ascoltare (e ricordare) ai dispositivi e cosa invece no.

Per Facebook è stata l’occasione di presentare un nuovo “Privacy Check-Up”, che dovrebbe rendere più semplice controllare cosa si sta condividendo e con chi.

Queste sono solo alcune delle aziende che hanno deciso di affrontare in modo così netto questa tematica, ed è l’indicatore di quanto le aziende siano oggi sempre più consapevoli dell’importanza che le persone attribuiscono alla tutela dei dati da parte delle aziende.

Gli utenti non si accontentano più di ricevere rassicurazioni, ma vogliono avere un reale controllo (e accesso) a tutto ciò che le riguarda.

Si tratta di un tema molto importante anche per i brand, che sempre più spesso si trovano condividere spazi e momenti con le persone, chiedendo loro di avere fiducia nei loro confronti: questa fiducia può essere conquistata solo attraverso la trasparenza e la dimostrazione di prendere sul serio la loro privacy.

A questo proposito, è interessante l’intervista a Jen Wong, COO di Reddit, che ha voluto chiarire la posizione della piattaforma nei confronti dei brand, spiegando l’importanza del concetto di “community” e di quanto siano delicati gli equilibri quando le aziende desiderano farne parte.





SAM COX, Senior Creative Technologist, We Are Social Londra

Come la società si deve adattare ai cambiamenti climatici in atto, così lo devono fare le aziende tech.

Quest’anno il CES è stato letteralmente invaso da prodotti che offrono soluzioni in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica o che hanno come focus la maggior efficienza energetica possibile.

Ad esempio, Hydraloop ha presentato un dispositivo in grado di sterilizzare l’acqua, permettendo così di riutilizzarla.

Un’altra tematica importante riguarda la raccolta dei rifiuti, e così Sepura ha lanciato un device in grado di separare gli scarti degli alimenti, garantendo l’eliminazione di ogni odore derivante da questi ultimi e che non richiede nessuno sforzo da parte delle persone.




Airbitat ha vinto il CES 2020 Climate Change Innovato Award grazie al suo Compact Cooler, un dispositivo che non solo rinfresca le stanze delle abitazioni, ma lo fa utilizzando una quantità di energia ridicola se paragonata a quella degli altri device con la stessa funzione.

Airbitat CES 2020

Insomma, moltissime startup stanno investendo tempo e risorse su tematiche di questo tipo, e quello che hanno presentato durante CES 2020 ne è la dimostrazione.


ARNAUD ROBIN, Innovation Director, We Are Social Singapore

Il CES è da sempre un ottimo momento per farsi un’idea di quelle che saranno le innovazioni in grado di cambiare il nostro rapporto con i prodotti e con il loro acquisto.

Samsung ha svelato SelfieType: si tratta di una tecnologia in grado di fornire alle persone una tastiera “invisibile”, che viene attivata usando la camera frontale del proprio smartphone, e che – attraverso l’intelligenza artificiale – riconosce il movimento delle nostre dita, replicando quanto avverrebbe su una tastiera fisica.




L’Oréal ha invece presentato Perso, un gadget in grado di analizzare la pelle delle persone, e di offrire così soluzioni di make-up e cura della pelle completamente personalizzate.

Una delle novità che potrebbero diffondersi già nel prossimo futuro è stata invece introdotta da Quibi, start-up creata da Jeffrey Katzenberg (co-fondatore di DreamWorks): si tratta di Turnstyle, una tecnologia che permette alle persone di guardare uno show o un film da diverse angolazioni, a seconda di com’è orientato il loro smartphone.




Si tratta di un’innovazione perfetta per il contesto attuale, in cui i content creator investono moltissime delle loro risorse per trovare il miglior punto di vista dei loro contenuti: Quibi permette di creare contenuti ancora più ricchi e immersivi. Certo, è decisamente presto per dire se questa tecnologia sarà un successo o meno, ma quello che è certo è che le possibilità che offre sono davvero enormi, sia riguardo il modo in cui verranno creati i contenuti, sia in quello in cui verranno creati – ampliando le opportunità per gli advertiser e per i produttori dei contenuti stessi (il modello di business della startup è basato sulla creazioni di contenuti proprietari).


SAMIH EL HADEF, Creative Technologist, We Are Social Parigi

Ci troviamo nell’epoca dei media immersivi, e non potevano così mancare al CES innovazioni afferenti a quest’ambito: si tratta di un trend consolidato già da diversi anni, ma che oggi è veramente diffuso e a portata di mano per un pubblico decisamente ampio.

Quest’anno abbiamo visto nascere tantissime innovazioni tecnologiche in grado di alimentare i nostri sogni oggi e negli anni a venire. La maggior parte di queste innovazioni sono pronte per essere lanciate sul mercato e ci offrono una chiara anteprima di come cambierà il nostro modo di giocare, di imparare, di lavorare e – più in generale – di interagire con contenuti in mixed reality.

Aziende come PIMAX hanno lavorato sulla qualità dei visori VR, mentre altre, come HaptX hanno sviluppato tecnologie tattili che garantiscono feedback assolutamente realistici grazie a guanti pensati per esperienze in XR (Extended Reality).




Queste aziende stanno lavorando per fornire agli utenti esperienze sempre più realistiche e immersive e stanno sempre più attirando l’attenzione di grandi tech company, con cui stanno attivando partnership (o che, in alcuni casi, le stanno acquisendo).

Tutte le maggiori aziende tech continuano a investire e a dimostrare un interesse crescente per le realtà immersive: Samsung, ad esempio, ha utilizzato il suo visore AR mentre presentava un esoscheletro indossabile, mentre Panasonic ha svelato il prototipo di un visore VR ultra compatto.

Quest’edizione del CES ha dimostrato, ancora una volta, quanto velocemente vengano fatti passi in avanti dal punto di vista tecnologico: questo decennio segnerà sicuramente un punto di svolta nella fruizione di questo tipo di media, grazie alle innovazioni legate ai dispositivi e agli investimenti da parte delle maggiori piattaforme di streaming video.

Non ci sono dubbi sul fatto che AR e VR creeranno nuovi spazi di fruizione e potranno diffondersi in modo massiccio anche grazie ad altre tecnologie che ne faciliteranno l’adozione e lo sviluppo (basti pensare a 5G, machine learning e intelligenza artificiale).


Speriamo di aver fornito un quadro completo di quelli che per noi saranno i trend da monitorare nei prossimi mesi, e che – siamo certi – creeranno moltissime nuove opportunità per i brand, stimolando anche la creatività di tutte le aziende che vorranno investire in questi nuovi spazi (sempre tenendo conto del modo in cui cambiano i comportamenti delle persone – in particolare legati al controllo dei dati e alla privacy – come abbiamo raccontato nel nostro ultimo Think Forward).