Facebook nel mirino dell’Antitrust – #mercoledìsocial
Questa settimana Facebook si trova sotto accusa dall’autorità Antitrust e continuano le polemiche su privacy e informazione. La piattaforma si difende migliorando i servizi di privacy e mantenendo gli utenti informati sul COVID-19. Anche TikTok è nei guai e ne approfitta Instagram, che lancia anche il test delle Stories a schermo intero. Non si fermano WhatsApp e LinkedIn, che introducono nuove features.
Facebook nel mirino dell’Antitrust
Facebook ha ricevuto delle accuse dall’autorità Antitrust, che ha chiesto al governo britannico la definizione di nuove norme volte a incrementare la concorrenza e limitare il potere di Facebook nel mondo della pubblicità digitale.
Nel frattempo, continuano le polemiche sulla qualità della privacy e dell’informazione all’interno del social media, e la piattaforma sta tentando di migliorare il suo servizio agli utenti introducendo dei miglioramenti ai servizi di privacy.
Per farlo, Facebook ha evitato che gli sviluppatori continuassero a ricevere dati sugli utenti dopo i 90 giorni di inattività e ha semplificato i termini e le politiche della piattaforma.
Facebook, inoltre, si sta impegnando a mantenere le persone informate sulla situazione legata al COVID-19.
La piattaforma, infatti, si assicura che gli utenti abbiano accesso a informazioni veritiere e credibili con l’obiettivo di combattere la disinformazione.
TikTok: ban anche in Australia e USA
L’utilizzo di TikTok potrebbe essere vietato anche in Australia. Il motivo è legato a preoccupazioni sulla sicurezza del Paese: il timore è che, tramite l’utilizzo della piattaforma, il governo cinese possa raccogliere informazioni private sugli utenti.
Queste stesse motivazioni stanno spingendo gli USA a prendere la stessa decisione. Nonostante il CEO della piattaforma sia americano, l’amministrazione Trump rimane piuttosto scettica sull’utilizzo di TikTok nel territorio. Da parte sua, TikTok ha stato ribadito più volte il rispetto della sicurezza e della privacy, rassicurazioni che sembrano non bastare.
L’idea del governo americano sarebbe, infatti, quella di bloccare l’utilizzo di tutte le App di proprietà cinese, per evitare la fuoriuscita di informazioni private degli utenti.
Potrebbe, quindi, verificarsi anche in questi due stati ciò che è già successo in India e Instagram è pronto ad approfittarne con il lancio di Reels: una funzionalità che permette agli utenti di creare brevi video di 15 secondi, proprio come TikTok, di cui vi avevamo già parlato nello scorso mercoledì social.
Questa settimana, Instagram ha dato il via al test proprio in India, probabilmente per prendere il posto di TikTok sul mercato e soddisfare la crescente popolarità dei video brevi nella regione.
Insomma, non è un periodo sereno per la piattaforma, che ha annunciato inoltre l’uscita dal mercato di Hong Kong, scatenando dubbi sulla nuova legge del Paese legata alla sicurezza.
Questa incertezza ha portato a una sospensione della cooperazione tra le aziende internazionali e le autorità di Hong Kong legate alla richiesta di dati.
Una decisione che ha l’obiettivo di valutare i dettagli della legge al fine di garantire la sicurezza e la protezione di dati sensibili di cui queste aziende dispongono.
Instagram: via al test delle Stories a schermo intero e al pin dei commenti
Dopo il test iniziato a maggio, che prevedeva il double Stories feed, Instagram ha confermato il test sul full screen stories display.
Ad alcuni utenti, infatti, appare il messaggio “Vedi tutte le storie”, che rimanda a uno schermo interamente dedicato alle Stories.
Il messaggio rimanda, quindi, a una griglia di visualizzazione in cui è possibile fare tap sulle Stories per vederle.
In questo modo, il focus di Instagram si sposterebbe dalla pubblicazione tradizionale sul feed, a un feed dedicato esclusivamente alle Stories.
Oltre a questo test, la piattaforma ha introdotto una nuova funzionalità: la possibilità di pinnare fino a tre commenti, in modo che appaiano tra i primi commenti al post selezionato.
Questa opzione ha l’obiettivo di incoraggiare le discussioni civili, evidenziando i commenti positivi e mantenendo un tono di conversazione pacifico.
Questa novità potrà essere vantaggiosa per i brand che potranno evidenziare i commenti migliori per sottolineare l’entusiasmo dei followers e il loro coinvolgimento.
Sarà, infine, un modo per amplificare le domande e le risposte più comuni, così da aiutare gli utenti che hanno gli stessi dubbi, fornendo informazioni utili e rilevanti.
WhatsApp lancia gli stickers e ottimizza le video call
In questi giorni è stata annunciata l’aggiunta di nuove funzionalità su WhatsApp.
La piattaforma ha incluso, infatti, la possibilità di aggiungere stickers nelle chat. A breve saranno disponibili anche quelli animati, ancora più divertenti ed espressivi.
WhatsApp facilita inoltre l’aggiunta dei contatti sulla propria chat grazie all’utilizzo del QR Code. In questo modo, si semplificherà l’inserimento manuale dei contatti.
La piattaforma ottimizza anche le video call, offrendo la possibilità di massimizzare il video mettendolo full screen, ma non solo. È stata aggiunta anche un’icona dedicata all’interno delle chat di gruppo, che permette di accedere direttamente a una video call.
Infine, gli utenti KaiOS possono usufruire della funzione che consente di condividere aggiornamenti che scompaiono dopo 24 ore.
LinkedIn rende visibili i follower della pagina
Anche LinkedIn, come le altre piattaforme, si sta impegnando per implementare costantemente nuovi aggiornamenti.
Ha incluso, infatti, la possibilità di avere a disposizione la propria lista di followers per le pagine aziendali. In questo modo, è possibile vedere i profili individuali che seguono la pagina in ordine cronologico.
Questa funzionalità offre la possibilità di contattare i followers per ringraziarli e fornisce informazioni aggiuntive su chi segue la pagina, utili per i processi di pubblicazione e di coinvolgimento della fanbase.
Inoltre, LinkedIn sta implementando un nuovo sistema per limitare le volte in cui una pagina aziendale può inviare inviti ai propri contatti per seguire la pagina.
Le pagine potranno invitare solo 100 inviti al giorno, così da evitare troppe notifiche agli utenti, percepite come spam.
Ultima aggiunta, ma non per importanza, è l’opzione dedicata alla pronuncia del proprio nome ed è per ora fruibile solo da mobile.
LinkedIn offre ora la possibilità di realizzare un audio in cui si pronuncia il proprio nome, un passo importante, che può permettere a due professionisti di entrare in contatto in modo più immediato. L’utilizzo della feature viene segnalato tramite una piccola icona audio, di fianco al nome del profilo.
Per questo mercoledì è tutto, alla prossima settimana!