Twitch cambia l’equilibrio dei media sportivi – #MercoledìSocial
Questa settimana Twitch si prende il calcio e cambia l’equilibrio dei media sportivi, siglando un accordo per contenuti esclusivi con Juventus e altri top club europei. Facebook, dopo i problemi di sicurezza, testa le proprie vulnerabilità, un nuovo design delle pagine personali e le dirette dalle Messenger Rooms. Twitter, in Giappone, comincia a segnalare chi ritwitta immagini coperte da copyright. TikTok segnala QAnon, supporta i creator e la gamification.
Twitch VS Pay TV
Twitch sta aumentando la sua presenza sia negli sport tradizionali, sia in quelli elettronici. Ha infatti siglato un nuovo accordo per la produzione di contenuti esclusivi di quattro squadre europee d’élite: Real Madrid, Paris Saint-Germain, Juventus e Arsenal.
I club collaboreranno con la piattaforma per produrre contenuti di backstage, inizialmente non legati al campionato. Più avanti, chissà.
Con questa mossa, il servizio streaming di proprietà di Amazon punta direttamente a un target giovane e offre un livello di interattività che i broadcaster tradizionali non si possono permettere. È un nuovo equilibrio tra i media sportivi, e Twitch è l’ago della bilancia.
Facebook sperimenta sicurezza, design e interazioni
Zuckerberg mette alla prova la sua creatura con un sistema automatizzato chiamato WES (Web-Enabled Simulation). Si tratta di una serie di bot che interagiscono tra di loro, replicando i pattern del comportamento umano.
L’obiettivo è quello di imitare il più possibile l’utilizzo che gli utenti fanno della piattaforma, in modo da implementare le migliorie necessarie per mantenerla efficiente.
E mentre i robot sviluppano un loro network (probabilmente condividendo GIF e sproloquiando su teorie del complotto), il nostro Facebook prova a svoltare con un nuovo design delle pagine personali. Niente più “Mi piace”, resta solo il “Segui”, oltre che un’estetica più pulita e meno complessa.
L’aggiornamento è figlio della tendenza a togliere il like alle pagine a cui lo si era messo negli anni, per concentrarsi sempre di più su tutti quei media che condividono effettivamente notizie interessanti.
Oltre che della necessità, ancora diffusa, a restare in contatto con le proprie community, per motivi di distanziamento sociale.
La new normality è anche il motivo per cui Messenger Rooms è stato nuovamente potenziato, permettendo ora di passare a un Facebook Live in pochi passaggi.
Per i più creativi, inoltre, è stata rilasciata E.gg: si tratta di una nuova app che permetterà agli utenti di esprimere il proprio estro con collage, locandine e molto altro.
New! Introducing https://t.co/q199YM7REf, an experimental new platform for weird and wonderful expressions of who you are and what you love pic.twitter.com/kQldJeXB6h
— Jason Toff (@jasontoff) July 28, 2020
Twitter: i retweet terrorizzano il Giappone
Twitter, in Giappone, da oggi è un po’ più complicato. La Corte Suprema ha stabilito che coloro che condividono immagini che infrangono il copyright potranno essere segnalati alle autorità competenti, indipendentemente dal fatto che siano coscienti della violazione o meno.
La decisione colpisce tutti coloro che con il freebooting di frame di film, fotografie e video hanno fatto la loro fortuna. Il Giappone rischia di non essere più un paese per memer.
Nel resto del mondo, invece, il gigante californiano sta testando una nuova suddivisione. Separerà i “Retweets” dai “Retweet con commento”, detti anche “Quotes”.
Venga TikTok e il regno della Gen Z
Dopo Facebook, Twitter e Reddit, anche TikTok ha preso posizione contro QAnon, la teoria della cospirazione di estrema destra pro-Trump. Questa supposizione di complotto si basa sull’esistenza di una cabala mondiale di satanisti che controlla politici, media, Hollywood e praticamente ogni altra cosa. E che avrebbe continuato a imperare sul mondo, se non fosse stato per l’elezione dell’attuale POTUS.
Mentre lo spettro del ban trumpiano continua ad aleggiare, TikTok ha bloccato una serie di hashtag collegati a QAnon, ma non eliminerà i video correlati.
Quindi, la piattaforma video non supporterà l’alt-right americana, ma darà invece una grossa mano ai creator più promettenti.
Negli USA ha infatti stanziato il Creator Fund, un budget di €200 milioni per aiutare gli utenti più ambiziosi. Il fondo verrà distribuito nel corso del prossimo anno e si prevede che cresca progressivamente.
Nel frattempo, in attesa del rilascio di Instagram Reels, brevi video simili in tutto e per tutto ai TikTok, Facebook cerca di intercettare questi stessi creator. Attraverso offerte in denaro, sta provando a convincerli a mollare il fu musical.ly e a unirsi al lato Instagram della Forza.
Da parte di TikTok, un aiuto consistente arriva anche per i brand, non tanto in termini economici quanto visuali. Sono appena stati introdotti i TikTok Gamified Branded Effect, una serie di formati di playable ads con cui i brand potranno costruire i propri content gamificati.
Il futuro bussa alla porta, e il social media cinese è pronto a farlo entrare: “Don’t Make Ads.” dice, “Make (Gamified) TikToks.”
Anche per questo mercoledì è tutto, alla prossima settimana.