FACEBOOK LANCIA RIGHTS MANAGER FOR IMAGES – #MERCOLEDÌ SOCIAL
Facebook annuncia il lancio di Rights Manager for Images, un tool per gestire il copyright sulle immagini, e intraprende la più grande campagna di informazione sul voto nella storia americana, fornendo informazioni utili per registrarsi e votare, utilizzando le sue piattaforme proprietarie: Facebook, Instagram e Messenger. La diatriba tra TikTok e gli Stati Uniti si arricchisce di un nuovo capitolo, ma l’accordo con Oracle è solo da rettificare. Twitch legittima la sua presenza negli eSports lanciando Versus, mentre negli USA 100 influencer seguono un corso sulla salute mentale e sul benessere psichico, per sensibilizzare le rispettive community su tematiche delicate come ansia, depressione e suicidio. Infine YouTube, che sfruttando sistemi di Intelligenza Artificiale, mira a inserire dei limiti d’età nella fruizione dei video.
Facebook lancia Rights Manager for Images: un tool per la gestione del copyright
Con la nuova release di “Rights Manager for Images“, Facebook intende aiutare i creator e gli editor che dispongono di un catalogo di contenuti ampio a controllare meglio quando, come e dove il proprio contenuto viene condiviso su Facebook e Instagram, e perfino quando l’immagine viene embeddata su un sito web esterno.
Tutto ciò che devono fare è fornire a Facebook una copia delle immagini che desiderano proteggere, e un file CSV con i metadati delle immagini. Le immagini vengono caricate in una Reference Library e, quando il contenuto corrispondente viene trovato su una Pagina o un profilo, il titolare dei diritti può scegliere se monitorare semplicemente il contenuto, bloccarne l’utilizzo tramite una richiesta di rimozione, o attribuire credito a se stesso tramite un collegamento di proprietà. I creator possono anche scegliere se vogliono o meno che la loro proprietà si applichi in tutto il mondo o solo in determinate località geografiche.
Facebook specifica che l’accesso al nuovo Rights Manager for Images sarà inizialmente aperto a coloro che fanno domanda qui.
Una menzione a parte merita l’annuncio di Facebook che intende rimuovere le sue restrizioni sugli annunci che includono più del 20% di testo nell’immagine principale. Una svolta di rilievo per gli inserzionisti nonostante Facebook continui a sostenere che le immagini degli annunci con meno del 20% di testo hanno un rendimento migliore. Per questo motivo, consiglia sempre di “mantenere il testo breve, chiaro e conciso per trasmettere il messaggio in modo efficace“.
Fonte: Facebook; TechCrunch; TechCrunch
TikTok in USA: ok all’accordo con Oracle
Nuovo capitolo nell’intricata vicenda della vendita di TikTok negli Stati Uniti, che si aggiunge alla già ampia trattazione fornita nel precedente Mercoledì Social. Il presidente americano Donald Trump ha sciolto gli indugi e ha deciso di approvare i termini dell’accordo tra la cinese ByteDance, che controlla la piattaforma di video brevi, e la compagnia americana Oracle, supportata anche da Walmart, per far diventare TikTok una società con base negli Stati Uniti.
L’eventuale ban che doveva essere applicato slitta – salvo ulteriori colpi di scena – al prossimo 27 settembre, ma è solo un modo per formalizzare l’accordo fra ByteDance e il duo Oracle-Walmart.
Mentre le negoziazioni continuano, TikTok ha rilasciato oggi il suo ultimo rapporto sulla trasparenza, che fornisce dettagli specifici su tutti i video che il team di TikTok ha rimosso, per vari motivi, negli ultimi sei mesi.
Da notare che TikTok ha rimosso molti più video nei primi sei mesi del 2020 rispetto al precedente periodo di riferimento.
La stragrande maggioranza dei contenuti, sostiene TikTok, sono stati rimossi prima che qualcuno li vedesse, a testimonianza del fatto che i suoi sistemi di apprendimento automatico stanno migliorando sensibilmente.
Sempre in relazione a queste tematiche, TikTok propone una coalizione globale per la protezione dai contenuti dannosi, che suona un po’ come un appello alla community, come si può evincere dalle parole di Vanessa Pappas, Head of TikTok:
“Vorremmo proporre lo sviluppo di un Memorandum of Understanding (MOU) che ci consentirà di informarci rapidamente sulla condivisione di contenuti potenzialmente dannosi così da poter limitarne la diffusione su larga scala.”
Vanessa Pappas
Head of TikTok
Fonte: TikTok Newsroom; Mashable; Wired; Social Media Today
Gli strumenti messi in campo da Facebook per il National Voter Registration Day
In occasione del National Voter Registration Day negli Stati Uniti, che si sono tenute ieri, Facebook ha intrapreso la più grande campagna di informazione sul voto nella storia americana, con l’obiettivo di aiutare 4 milioni di elettori idonei a registrarsi. Mai come quest’anno infatti, la pandemia ha imposto che le persone avessero informazioni accurate su quando e come registrarsi per votare.
Per questo motivo, da sabato scorso, nella parte superiore delle app di Facebook, Instagram e Messenger sono state mostrate le modalità per registrarsi. Su Facebook è stata inoltre lanciata anche la #PledgeToVoteChallenge, un modo con cui le persone possono far sapere ai loro amici che hanno intenzione di votare taggandoli.
Su Instagram invece, coloro che utilizzano i nuovi adesivi del National Voter Registration Day saranno aggiunti a una speciale storia Register To Vote.
Infine, Facebook annuncia che verrà ripresa anche la campagna nazionale “More Questions, More Answers” pensata per incoraggiare le persone a visitare il Centro Informazioni sul voto.
Lo stesso sta facendo Twitter, inserendo un importante messaggio in cima al feed, che verrà visualizzato a tutti gli utenti localizzati negli Stati Uniti, per convincere più persone a partecipare alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2020.
Per incoraggiare ulteriormente la registrazione degli elettori, oltre alle notifiche push, ha aggiunto anche due nuovi emoji ‘hashflag’ per #NationalVoterRegistrationDay e #VoteReady al fine di “potenziare la conversazione civica in tutto il Paese“.
Fonte: Facebook Newsroom; Social Media Today; Twitter Blog
Twitch offre competizioni di eSport personalizzate agli streamer in closed beta
Similmente a quanto fatto da Facebook nei tornei di Facebook Gaming, Twitch lancia Versus, una suite di strumenti competitivi che consentirà ai creator di organizzare e gestire i propri tornei.
Questa non è la prima incursione di Twitch negli eSport. Twitch Rivals ospita competizioni tra streamer e professionisti dallo scorso anno e ad aprile la società ha lanciato una directory di eSport per tenere aggiornati gli spettatori sugli ultimi tornei.
Fonte: The Verge
“Mental Health 101”, il corso di salute mentale per 100 influencer
Negli USA, 100 influencer attivi su piattaforme come Twitter, Instagram e TikTok, hanno seguito un corso su salute mentale e benessere.
I partecipanti includevano il comico Tre Melvin, la modella e scienziata Megan Pormer e il poeta Mahogany Browne.
La formazione è frutto delle sforzo sinergico tra HBO, dell’organizzazione per la salute mentale Active Minds e della rete professionale Kindred, per de-stigmatizzare problemi come ansia, depressione e suicidio.
Il nuovo corso offre una certificazione ai creator, con l’obiettivo che affrontino responsabilmente la salute mentale. A loro è stato richiesto di condividere le proprie esperienze, rispondendo in modo ponderato ai commentatori, pubblicando risorse e utilizzando un linguaggio appropriato.
La formazione digitale è ora disponibile per qualsiasi creatore di contenuti che si candidi e venga accettato.
Fonte: Mashable
Sfruttando l’AI YouTube vuole applicare limiti d’età su alcuni video
Analogamente a quanto fatto a partire dal 2017, quando YouTube ha utilizzato le tecniche di apprendimento automatico per cercare di captare meglio comportamenti violenti, e successivamente per trovare video che includevano comportamenti di odio, YouTube utilizzerà l’AI per contrassegnare automaticamente i video che non ritiene appropriati all’età dell’utente. Sarà, quindi, necessario essere loggati con il proprio account affinché le restrizioni funzionino.
Dal punto di vista dei creator e di chi monetizza attraverso i video, YouTube ci tiene a precisare che, sebbene i video soggetti a limiti di età abbiano meno probabilità di apparire sulla home page, ciò non ne impedisce automaticamente la visualizzazione.
Fonte: The Verge; You Tube Official Blog; The Verge
Per questa settimana è tutto: al prossimo #mercoledìsocial!