I social e le elezioni americane: sfida per la democrazia #mercoledìsocial
Oggi parleremo di come i social, in particolare Facebook e Twitter, si sono preparati per tutelare la democrazia durante le elezioni americane. Passeremo in rassegna alcune iniziative solidali da parte di Facebook e TikTok dedicate agli imprenditori afroamericani e scopriremo alcuni insight per le prossime vacanze natalizie. Inoltre, parleremo di TikTok, che ha vissuto giorni pieni tra contratti musicali e cause legali, e scopriremo anche la top10 dei giochi online. Poi c’è Twitch, che lancia il TwitchCon online (ma non chiamatelo così), e Spotify, che cambia algoritmo. Un bel respiro: si parte.
Twitter, Facebook e le elezioni americane: sfida per la democrazia social
C’è appena stato l’Election day, ma per sapere chi ha vinto ci toccherà aspettare ancora un po’.
L’ultima volta ci eravamo lasciati con la notizia che Facebook avrebbe bloccato le ads politiche in vista delle elezioni presidenziali, per proteggersi dalle interferenze elettorali.
Facebook e Twitter si sono preparati per tamponare dichiarazioni e fake news che, verosimilmente, esploderanno oggi e nei prossimi giorni. Il problema, infatti, sono i risultati delle elezioni. Trump ha ripetuto che non accetterà l’esito degli scrutini, nel caso in cui perdesse. Ma questo l’avrete già sentito. Il comportamento dell’attuale presidente è servito come una sorta di stress test, consentendo alle piattaforme di escogitare delle contromisure.
A partire da questa notte, dalle parti di Menlo Park hanno deciso di appuntare un avviso sia su Facebook che su Instagram, per comunicare agli utenti che il conteggio dei voti è ancora in corso. Quando saranno disponibili i risultati autorevoli, Facebook sostituirà quei messaggi con i risultati ufficiali.
Nel caso in cui uno dei due candidati dichiarasse prematuramente vittoria, Facebook non rimuoverà il post, ma lo accoppierà con il suo avviso, ricordando che la votazione è ancora in corso. Twitter farà qualcosa di più. Oltre ad allegare un avviso in caso di affermazioni premature o tweet fuorvianti, ha dichiarato che agirà contro qualsiasi tweet che impedisca un trasferimento pacifico del potere o una successione ordinata.
A few weeks ago, we announced how we will handle Tweets about US election results.
— Twitter Support (@TwitterSupport) November 2, 2020
We want to remind you what to expect and share a preview of the labels we may apply. 🧵https://t.co/Fuawn83HrM
Che polemiche dobbiamo aspettarci? La prima è arrivata stanotte: Trump ha denunciato un tentativo di frode delle elezioni, e Twitter ha subito nascosto il tweet dietro un avvertimento, aggiungendo l’etichetta di disinformazione. La società ha spiegato che il messaggio del presidente conteneva una “affermazione potenzialmente fuorviante sulle elezioni”.
We placed a warning on a Tweet from @realDonaldTrump for making a potentially misleading claim about an election. This action is in line with our Civic Integrity Policy. More here: https://t.co/k6OkjNXEAm
— Twitter Safety (@TwitterSafety) November 4, 2020
Non è la prima volta che l’azienda interviene su una sua dichiarazione. Recentemente aveva nascosto un altro tweet, con un avviso che lo definiva “disputed” (“contestato”). Inoltre, aveva anche disabilitato i retweet, i mi piace e le risposte per il tweet nascosto.
Dal canto suo, Facebook tende a non rimuovere i post più contestati, ma aggiunge un’etichetta.
Una cosa è certa: queste elezioni stanno scrivendo un altro capitolo nella storia tra politica e democrazia, e questa volta i social media stanno avendo un peso a dir poco significativo. Curioso, se ci pensate, che né Facebook né Twitter siano ancora maggiorenni.
Ma veniamo anche alle curiosità. Sembra che il CPM delle ads di Biden sia maggiore di quello di Trump. Tra luglio e agosto, la differenza è stata particolarmente netta. Le cifre parlano di oltre $8 milioni in più per i suoi annunci rispetto al prezzo medio pagato dalle ads di Trump.
Joe Osborne, portavoce di Facebook, ha ricordato le regole dell’advertising digitale: “Tutti gli annunci, di tutti gli inserzionisti, competono in modo equo nella stessa asta. Il prezzo degli annunci varia in base ai parametri impostati dall’inserzionista, come il targeting e la strategia di offerta”.
Holiday initiatives & insights
Lockdown e restrizioni hanno colpito duramente le PMI in tutto il mondo. Negli USA, in particolare, le aziende più in difficoltà sono quelle gestite da imprenditori afroamericani; secondo i dati, queste attività hanno chiuso a un ritmo doppio rispetto alle altre nel corso del 2020. Per questo, Facebook e TikTok hanno deciso di aiutare la comunità afroamericana coinvolgendo le proprie community. Mark Zuckerberg ha lanciato nuovi tool per massimizzare le promozioni di queste aziende, abbinate ad una serie di iniziative. Segnaliamo:
- #BuyBlackFridayShow, un live show condotto da Phoebe Robinson;
- il #BuyBlackFriday Gift Guide, che raccoglie e promuove i prodotti di 60 aziende afroamericane;
- la #BuyBlackChallenge, un’iniziativa in occasione del Black Friday, quest’anno con un commitment maggiore nei confronti della parola Black. Le persone potranno taggare un’azienda afroamericana e lanciare l’hashtag #BuyBlackChallenge per invitare gli altri utenti a sostenere queste attività.
Fonte: Social Media Today, Facebook
TikTok, invece, ha lanciato un nuovo hub online per fornire agli imprenditori afroamericani supporto e istruzione per massimizzare le vendite. L’hub include anche la nuova campagna #ShopBlack per amplificare la portata delle imprese sulla piattaforma. Anche qui, parliamo di una challenge. Partirà il 10 novembre, e i creator potranno mettere in luce le loro imprese afroamericane preferite o condividere la propria storia di imprenditori, usando l’hashtag #ShopBlack. La differenza tra le due iniziative sembra essere solo l’hashtag utilizzato. Ma si tratta senza dubbio di opportunità per dimostrare il valore aggiunto dei social in questa drammatica fase socio-economica.
Invece, Twitter UK ci parla dei topic di fine anno, pubblicando alcuni insight sulle conversazioni che avvengono sulla sua piattaforma.
Secondo i dati, mai come quest’anno le persone stanno aspettando il Natale. Le menzioni su Twitter, infatti, sono il 10% in più del 2019. Magari il Natale 2020 sarà diverso, ma il clima di festività per le strade è ricercato già da marzo.
Le persone sono alla ricerca di un po’ di sollievo, di qualcosa da festeggiare e il periodo delle vacanze, anche se con il distanziamento, potrebbe essere un’opportunità per connettere le persone.
Altra parola chiave: solidarietà. L’abbiamo già visto con Facebook e TikTok: la pandemia ha accresciuto il senso di comunità e sta spingendo gli utenti a sostenere le piccole imprese locali in difficoltà.
Infine, i dati di Twitter sottolineano una maggiore attenzione alle misure sanitarie e al distanziamento. A quanto pare, le persone quest’anno anticiperanno lo shopping natalizio per evitare di ammassarsi nei negozi.
Tiktok, tra musica e cause legali
TikTok e Sony Music Entertainment hanno annunciato un nuovo accordo, che consentirà ai creator di includere le canzoni più popolari del catalogo nei loro video. Nuove uscite internazionali, artisti emergenti e anche i grandi classici. È una novità? Non per l’utente medio, che già utilizzava la musica in piattaforma.
Ora però anche i brand possono usare i titoli senza preoccuparsi delle licenze. La cosa interessante è la scelta strategica di TikTok e Sony. La piattaforma sembra essere sempre di più determinante nel lanciare artisti e portare alla ribalta alcuni pezzi vecchi decenni. Un esempio? Doggface sullo skateboard sulle note di Fleetwood Mac, che ha portato il singolo del 1977 tra i primi 10 nella classifica di Billboard.
Passiamo ai tribunali. La notizia è che un gruppo di creator di TikTok ha vinto una causa contro Trump. Un giudice federale ha bloccato le restrizioni che avrebbero impedito a TikTok di operare negli Stati Uniti dal 12 novembre. I ragazzi sono Douglas Marland, Alec Chambers e Cosette Rinab, che insieme contano quasi 7 milioni di follower. Dietro la loro vittoria c’è il diritto al lavoro: bloccando TikTok, e quindi gli introiti dai brand, sarebbero rimasti senza impiego. In realtà, i ragazzi hanno anche sottolineato che sui loro profili diffondo materiale informativo e l’attività sulla piattaforma è perlopiù “espressiva”. Qualcosa che non si può sopprimere: e infatti il giudice si è schierato dalla parte dei creator.
— Vanessa Pappas (@v_ness) October 30, 2020
La classifica dei game online, secondo gli utenti di Twitter
Twitter e gli insight, ancora. L’uccellino ha condiviso alcuni nuovi dati sulla conversazioni a tema gaming: eccoli qui.
Animal Crossing sale sul gradino più alto del podio, mentre i famosissimi Fortnite e Minecraft rimangono nella top10 degli eletti. Intanto c’è da segnalare Among Us, il gioco che sta esplodendo in quest’ultimo periodo, tanto da essere mematissimo sui social. Cosa che, di solito, è il battesimo della popolarità.
Il nuovo TwitchCon, quest’anno cambia nome
Il servizio di live streaming di Amazon ha annunciato che la sua conferenza di punta, TwitchCon, si svolgerà anche quest’anno.
Sarà, però, completamente online e si chiamerà GlitchCon. Perché? Lo raccontano qui:
Because no fun was ever had by NOT going into an interdimensional portal.
— Twitch (@Twitch) November 2, 2020
Step inside with us.
GlitchCon – 11.14.20. pic.twitter.com/Sc3Su8jIpO
L’evento verrà trasmesso il 14 novembre e, verosimilmente, ospiterà gli artisti, i cosplayer e le comunità del sito. La funzione principale dell’evento è riunire le numerose e disparate comunità di streamer e fan, ma rimane ancora un mistero cosa abbiano preparato per la versione speciale di quest’anno. Curiosi?
Spotify cambia algoritmo con una nuova funzione
Spotify consentirà agli artisti e alle etichette di influenzare maggiormente i contenuti promossi dal suo algoritmo. Si tratta a tutti gli effetti di un test. I proprietari di un singolo o di un album potranno promuovere qualsiasi contenuto (vecchio e nuovo) e l’algoritmo lo prenderà in considerazione quando crea una sessione radio o quando un ascoltatore entra in riproduzione automatica.
In cambio di questo boost, Spotify pagherà agli artisti un “tasso di royalty di registrazione promozionale” inferiore ogni volta che le canzoni vengono riprodotte durante quelle sessioni. In altre parole: più la canzone viene riprodotta, maggiore sarà il ROI positivo per l’artista e l’etichetta. Questo tool porterà l’industry verso due scenari: puntare su nuove canzoni con il potenziale per diventare delle hit da promuovere su Spotify, oppure riscoprire successi del passato che, come nel caso visto su TikTok, possono tornare in vetta alle classifiche.
Per questa settimana è tutto: al prossimo #mercoledìsocial!