Digital 2021 – I dati di Aprile

Analisi
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Matteo Starri Research & Insight Director, We Are Social


Il 60% della popolazione mondiale è ora online



L’adozione e l’utilizzo delle tecnologie connesse continuano a crescere globalmente.



Gli utenti Internet sono cresciuti di oltre 330 milioni negli ultimi 12 mesi, e di 60 milioni nell’ultimo quarter, superando la soglia del 60% che era stata mancata di poco nella nostra rilevazione di gennaio.



Il lavoro è piuttosto corposo, ma alcuni highlights che potrete trovare includono:




Il report completo


Al solito, qui trovate il documento completo, ma subito sotto ci sono alcune delle nostre considerazioni.




Il mondo ad Aprile 2021


Cominciamo dagli highlights più evidenti:





Accelera ancora l’adozione dei social


Non si ferma l’afflusso di nuovi utenti sulle piattaforme social, in continuità con quanto riportato da inizio pandemia, per una cifra intorno al mezzo miliardo in più rispetto ad Aprile 2020 (14% YoY), e 130 milioni in più rispetto a Gennaio 2021 (3% QoQ, il doppio rispetto alla variazione precedente), che porta gli utenti social oltre la soglia del 55% della popolazione mondiale.




*Aggiungi ai preferiti*


L’analisi di un mondo estremamente mutevole è essa stessa oggetto di modifiche e cambiamenti in corso d’opera, specie se come nel nostro caso viene condotta per oltre 10 anni. Recentemente, infatti, abbiamo iniziato a tenere monitorata, tra le varie domande, quella relativa alla piattaforma social “preferita” dagli utenti.



Si tratta di una domanda che porta con sé elementi di soggettività estrema, oltre al fatto che il nostro partner Global Web Index classifica YouTube come una piattaforma video e non social, ma i risultati sono ad ogni modo interessanti:




A livello globale (ma escludendo in questo caso la Cina) quasi una persona su 4 dichiara di preferire WhatsApp per rimanere in contatto con familiari e amici, ma Facebook (azienda) porta anche Facebook (Blue App) e Instagram sul podio. In breve, due persone su tre al mondo (esclusa la Cina) dichiarano di preferire una property dell’ecosistema Facebook.



Chiaramente esistono delle differenze per paese e per fascia d’età, e il fatto che la survey di partenza intervisti rispondenti sopra i 16 anni di età ci porta a pensare che TikTok possa essere parzialmente penalizzata da questa metodologia, almeno dal punto di vista puramente numerico, che naturalmente non è l’unico.




I comportamenti social continuano ad evolversi


Dicevamo, non solo numeri.



Usiamo ancora internet, e più in particolare i social, per rimanere in contatto appunto con amici, famiglia (e colleghi); le news e l’intrattenimento rimangono saldamente ai primi posti, cosa che non dovrebbe sorprenderci in generale, ma soprattutto quest’anno.




La ricerca di ispirazione, o la ricerca diretta di prodotti da acquistare sono entrambe motivazioni importanti per oltre una persona su 4.



Ma oltre ai bisogni per così dire primari, è evidente come i social siano una delle destinazioni principali per gli utenti in cerca di intrattenimento. Trovarlo non è un problema, considerato che in media ogni persona ha profili su oltre 6 piattaforme social con cui interagisce almeno mensilmente.




Audience ampie, ma anche overlap


Facebook rimane la piattaforma che riporta il più ampio volume di utenti, seguito da YouTube e il resto della famiglia Facebook (WhatsApp, Messenger, Instagram), con oltre 2,8 miliardi attivi ogni mese, 57 milioni in più di quanto riportato in Gennaio.




Analizzando gli utenti nella fascia d’età 16-64, e anche qui escludendo la Cina, vediamo come sia veramente ridotto il pool di persone iscritte/attive solamente su una piattaforma. YouTube sembra essere la piattaforma dove questo “tasso di esclusività” è più ampio, ma comunque si parla dell’1% degli utenti, che scende allo 0,7% e 0,2% per Facebook e LinkedIn rispettivamente.




Al contrario, l’86% degli utenti TikTok tra i 16 e i 64 anni dichiara di utilizzare anche Facebook, mentre il 55% degli utenti Instagram nella stessa fascia d’età dichiara di usare anche LinkedIn.



Rimane quindi fondamentale studiare e conoscere i contesti di utilizzo e le motivazioni che spingono gli utenti ad essere attivi su così tante (e tanto diverse) piattaforme, e non limitarsi ai cosiddetti “numeroni”.



Ricerca continua


Continuiamo a notare shift negli approcci degli utenti alla ricerca di brand, prodotti o informazioni, con 7 persone su 10 che nel loro percorso visitano delle piattaforme social, un po’ più marcata nelle fasce più giovani della popolazione ma comunque ben distribuita anche “più in là”.




Ma crescono anche, sia da Gennaio sia YoY, le ricerche vocali (quasi una persona su 2), e anche quelle per immagini (oltre una persona su 3).





… and breathe


Queste le nostre evidenze principali. C’è naturalmente molto di più nelle (ahem) 200 slide del report, ad esempio:




Al solito, per approfondimenti o domande sapete dove trovarci.