ChatGPT torna disponibile in Italia #MercoledìSocial
Bentornati al #MercoledìSocial, l’appuntamento settimanale con le news dal mondo social e digital. La notizia della settimana è certamente il ritorno di ChatGPT in Italia grazie all’accordo tra OpenAI e il Garante per la Privacy italiano.
Meta nel frattempo ha annunciato una serie di novità in ambito e-commerce per centralizzare l’esperienza delle persone in fatto di shopping online e fornire nuovi strumenti per la monetizzazione degli UGC.
BeReal mette in discussione il dogma dell’unico post giornaliero e annuncia integrazioni con Spotify, cercando di riportare in alto l’interesse in piattaforma.
Infine, BlueSky, alternativa a Twitter, sbarca su Android e cerca modelli di sviluppo per il futuro.
IL ritorno di chatGPT IN ITALIA
ChatGPT in Italia è di nuovo disponibile: OpenAI ha aggiunto nuovi controlli sulla privacy e modificato la sua informativa.
Queste modifiche sono state apportate per soddisfare le condizioni imposte dall’autorità garante italiana per la protezione dei dati, che aveva precedentemente sospeso il servizio per sospette violazioni delle leggi sulla protezione dei dati dell’UE.
Tra le principali modifiche apportate, vi è l’aggiunta di un controllo sull’età per impedire ai minori di accedere al servizio e la modifica della base giuridica per il trattamento dei dati degli utenti locali.
Nonostante la ripresa del servizio, rimane comunque un punto in sospeso affinché ChatGPT in Italia possa essere completamente regolare. Entro il 15 maggio, infatti, OpenAI dovrà farsi carico di una campagna di informazione su tutti i mezzi di comunicazione per informare le persone sull’uso dei loro dati personali per definire l’addestramento degli algoritmi.
Inoltre, è ancora in corso un’indagine sulla conformità di ChatGPT alle normative sulla protezione dei dati dell’Unione Europea.
Meta punta sull’integrazione del checkout nei negozi su Facebook e Instagram
Meta ha annunciato che eliminerà progressivamente l’integrazione di nuovi negozi senza il checkout abilitato su Facebook e Instagram.
Dal 24 aprile del prossimo anno, i negozi che indirizzano le persone a un sito di e-commerce per completare un acquisto invece di permettere l’acquisto direttamente tramite Facebook o Instagram, non saranno più accessibili.
Negli Stati Uniti, Meta si concentrerà sull’aiutare le aziende ad aggiungere il checkout ai loro negozi.
Tuttavia, 21 mercati internazionali (tra cui anche quello italiano) potranno continuare a utilizzare i negozi su Facebook e Instagram senza il checkout abilitato fino a ulteriore comunicazione.
Se la feature dovesse essere implementata ufficialmente, le aziende senza negozi con checkout abilitato non potranno più utilizzare alcune funzioni, come: l’etichettatura organica di prodotti nei post e la creazione di nuove audience personalizzate o lookalike per i contenuti sponsorizzati.
Inoltre, Meta ha annunciato che il 5 giugno 2023, se la propria pagina Facebook non sarà stata ancora aggiornata alla nuova esperienza delle Pagine, verrà aggiornata automaticamente.
Rimanendo sempre in ambito e-commerce, Instagram ha aggiornato le proprie politiche riguardo al marketing di affiliazione e ha rinominato le sue Branded Content Ads in Partnership Ads.
Ora Instagram permette alle aziende di promuovere contenuti generati spontaneamente dalle persone e non più solo quelli con l’etichetta Paid Partnership.
Questo offre nuovi modi per le aziende di monetizzare i contenuti generati dalle persone (UGC) e maggiori opportunità per i creator di formare partnership commerciali.
Il processo di autorizzazione per le Partnership Ads rimane invariato: i creator che potranno attivare l’opzione “Allow brand partner to boost”, consentendo alle aziende di utilizzare i loro post per annunci pubblicitari.
Inoltre, le aziende potranno mostrare gli UGC nel loro IG shop per promuovere i propri prodotti.
Tutte novità che mirano a integrare maggiormente in-app e rendere più efficace l’esperienza di e-shopping, su cui ultimamente tutte le piattaforme stanno disinvestendo.
I Podcast sbarcano ufficialmente su YOutube Music
I podcast sono ora ufficialmente disponibili su YouTube Music per gli utenti Android, iOS e web negli Stati Uniti.
Google prevede di promuovere contenuti podcast sia sulla “Home” che su “Esplora”, all’interno dell’app YouTube Music, mettendo in evidenza programmi ed episodi popolari.
I contenuti saranno promossi nella scheda Home di YouTube Music tramite un nuovo chip Podcast. Le persone potranno selezionare gli show in base al loro umore e interessi.
Tuttavia, non è chiaro cosa succederà su Google Podcasts, ma al momento i podcast su YouTube Music rappresentano la quarta iniziativa di Google in questo mercato.
BeReal si evolve: nuove funzioni e maggiori interazioni
BeReal sta introducendo nuove funzionalità per migliorare l’interazione tra le persone.
Nel Regno Unito, BeReal sta sperimentando la funzione “Bonus“, che permette di pubblicare fino a due post extra al giorno, rispettando comunque la finestra di condivisione giornaliera di due minuti richiesta dall’app.
Un modo intelligente per aumentare il coinvolgimento del pubblico che, però, potrebbe cambiare la cultura d’uso dell’app.
Un’altra importante novità è l’integrazione di Spotify. Le persone potranno condividere la musica che stanno ascoltando al momento dei loro scatti.
Questa funzione è attualmente disponibile solo per utenti Android e iOS in alcuni mercati selezionati, come Canada, Messico, Brasile, Australia e Stati Uniti, ma verrà lanciata anche in altri paesi, tra cui l’Italia.
L’integrazione con Spotify aggiunge un ulteriore livello di personalizzazione al social network che sta provando a rilanciarsi dopo il crollo di utilizzo delle ultime settimane.
Blue Sky, una nuova alternativa decentralizzata a twitter
Bluesky, l’alternativa a Twitter supportata dal co-fondatore e CEO di Twitter, Jack Dorsey, è ora disponibile per gli utenti Android.
L’app, lanciata inizialmente per utenti iOS a febbraio, mira a offrire un futuro di social networking decentralizzato e algoritmi personalizzabili grazie al suo protocollo proprietario, l’AT Protocol.
Quest’ultimo si propone come alternativa ad ActivityPub, il protocollo alla base di Mastodon, l’alternativa open source a Twitter, e punta a creare un modello federato di social media, in cui le stesse informazioni sono collegate e presenti in diverse piattaforme.
Bluesky al momento è una versione semplificata di Twitter, priva di molte funzionalità comuni come like, segnalibri, modifica tweet, citazioni, messaggi diretti e hashtag. Conta circa 20.000 utenti, ma con il lancio su Android, si prevede un ulteriore aumento.
Nonostante la presenza di un protocollo proprietario, non è chiaro come sarà finanziato lo sviluppo futuro di Bluesky. L’anno scorso, ha ricevuto 13 milioni di dollari mentre si staccava da Twitter, garantendo l’indipendenza necessaria per la ricerca e sviluppo.
Tuttavia, potrebbe dover cercare ulteriori capitali, mettendolo in competizione con altre alternative a Twitter in cerca di sostegno finanziario da parte degli investitori.
Per questo #MercoledìSocial è tutto. Appuntamento alla prossima settimana!