Digital 2020. I dati di Ottobre. Gli utenti social superano i 4 miliardi.

Analisi
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Matteo Starri Research & Insight Director, We Are Social

Oltre 4 miliardi di persone utilizzano i social mensilmente, con due milioni di persone che si avvicinano a questo mondo ogni giorno. L’utente medio spende in media circa il 15% del suo tempo utilizzando piattaforme social.

Ma non di solo social vive l’uomo, e il nostro aggiornamento di Ottobre del Global Digital Report , prodotto come consuetudine in collaborazione con Hootsuite, ci indica come i dispositivi connessi stiano vivendo un momento importante nella vita delle persone.

Gli highlights di questo aggiornamento trimestrale includono:

  • L’adoption dei social ha avuto un forte incremento, +12% nell’ultimo trimestre
  • Spendiamo sempre più tempo con i nostri dispositivi connessi
  • Instagram continua a crescere, ma non è solo
  • Esiste un chiaro “age gap” per quanto riguarda l’utilizzo del digital sul lavoro

Lo Statshot di Ottobre nella sua interezza lo trovate come di consueto nell’embed SlideShare qui sotto, o a questo link nel caso non dovesse funzionare. Segue invece la nostra analisi dei findings chiave emersi dallo studio.

I numeri chiave innanziututto:

Ciò significa che due terzi della popolazione mondiale utilizza un cellulare, e 3 persone su 5 utilizzano internet (il 90% di essi lo fa da mobile). In estate vi avevamo raccontato che la penetrazione delle piattaforme social aveva superato la soglia del 50%: il salto nell’ultimo trimestre è stato tale da portare questa cifra al 53%. Il 99% delle persone che utilizza i social lo fa da mobile.

L’utilizzo dei social accelera
Le persone che utilizzano i social superano per la prima volta i 4 miliardi, attestandosi a 4,14 miliardi in Ottobre, una crescita nell’ultimo anno di oltre il 12%, o 14 nuovi utenti sui social al secondo negli ultimi 12 mesi, un tasso in crescita rispetto all’ultimo trimestre

Molte delle motivazioni per questo incremento nell’utilizzo dei social sono riconducibili alle nuove abitudini prese in questo periodo di incertezza legato alla pandemia globale di Covid-19 e i lockdown (o comunque le restrizioni) che molti Paesi hanno implementato. Non prevediamo però che l’utilizzo freni significativamente una volta allentate queste misure e ristabilitasi la “normalità”, qualsiasi essa sia. Non escludiamo comunque della volatilità nell’utilizzo di alcune delle piattaforme che più hanno visto crescere i loro numeri in questi ultimi 3-6 mesi.

Cresce lo screen time
Come già visto nei nostri Statshot di Aprile e Luglio, il tempo speso su Internei dagli utenti nel corso del 2020 è cresciuto significativamente, in parte in virtù delle nuove abitudini già citate. Il tempo medio speso online si avvicina fortemente alle 7 ore, un incremento di quasi un quarto d’ora rispetto a solo tre mesi fa.

I social media contribuiscono a questa figura per circa 2 ore e 30 minuti, vale a dire oltre un terzo del tempo totale speso su Internet. La nostra fame di intrattenimento in questo periodo è stata saziata anche dalla televisione, per circa 3 ore e 30 minuti al giorno, che stanno sbilanciandosi via via verso la fruizione di contenuti in streaming, allontanandosi dalla tv lineare.

Crescono anche le piattaforme social
Quasi tutte le principali piattaforme social hanno “beneficiato” di questo periodo registrando numeri in forte crescita. In particolare, Instagram ha visto la crescita più importante tra Luglio e Settembre, registrando più nuovi utenti anche di Facebook. Mantenendo questo tasso di crescita, è possibile che Instagram superi WeChat e diventi la quinta piattaforma al mondo per audience complessiva nel 2021.

Per quanto riguarda le crescite relative, spetta a Snapchat il gradino più alto del podio, in virtù di una crescita del 9% della audience raggiungibile tramite advertisements nell’ultimo trimestre, con l’India responsabile per circa la metà dei nuovi utenti. Visto il recente ban di TikTok nel paese, possiamo parlare di coincidenze? Io non credo.

Proprio parlando di TikTok, la situazione è un po’ complicata: persi circa 200 milioni di utenti proprio in India, dovrebbero averne aggiunti 80 milioni in altri mercati, per un totale globale di circa 690 milioni, ma l’incertezza sul futuro negli Stati Uniti rende difficili le previsioni per il futuro.

Edizione straordinaria: il mondo del lavoro
Grazie al recente aggiornamento dello studio Work degli amici di GlobalWebIndex siamo riusciti a identificare alcuni pattern interessanti anche su questo fronte.

È l’età il più grande spartiacque nel dataset, soprattutto per quanto riguarda i mezzi di comunicazione sul posto di lavoro, con colleghi, partner, clienti o fornitori.

L’email rimane di gran lunga il mezzo preferenziale, ma se da un lato il 90% delle persone sotto i 45 anni la utilizza settimanalmente, addirittura una persona su 5 sopra i 55 anni dichiara di utilizzarla meno di una volta alla settimana.

Lo scostamento è altrettanto evidente su mezzi di comunicazione più recenti come le app di messaggistica: circa il 90% dei rispondenti della Gen Z usa piattaforme come WhatsApp o Slack settimanalmente, mentre meno della metà della fascia 55-65 le utilizza.

Anche il contatto lavorativo tramite piattaforme social vede un netto divario: oltre l’80% dei lavoratori nella fascia d’età tra i 16 e i 24 anni si interfaccia con i colleghi sui social settimanalmente; questa percentuale scende sotto il 33% per i Baby Boomers.

Gaming, gaming, gaming.
Sempre GlobalWebIndex ci dice che 7 persone su 8 al mondo giocano ai videogames, e 3 su 4 lo fanno da mobile. Vuol dire circa 3 miliardi e mezzo di persone.

La popolarità del gaming è alta in tutti i paesi e in tutte le fasce d’età: due terzi dei Boomers dichiarano di giocare, con le donne più propense rispetto agli uomini, a differenza di tutte altre fasce sotto i 55 anni, dove comunque le donne non sono mai più di 2-3 punti percentuali indietro rispetto agli uomini.

E il futuro? Qualche trend per il 2021
Chiaramente senza sfere di cristallo ma con un’attenta lettura del dato, ci sentiamo di sbilanciarci un po’ in questo ultimo Statshot del 2020.

  1. Comportamenti di ricerca in evoluzione. Due terzi degli utenti internet vanno già oltre i semplici motori di ricerca quando hanno bisogno di informazioni su prodotti o servizi cui sono interessati, ma prevediamo un ulteriore pickup di ricerce visuali, sui social, o tramite la voce nei prossimi mesi.
  2. Ribilanciamento delle demografiche online. L’epidemia di Covid-19 ha recentemente portato online una fascia demografica che prima non lo era, quella più anziana. Questa è chiaramente un’opportunità per i brand, non solo per quanto riguarda il marketing e l’ecommerce, ma anche per la possibilità di far nascere nuovi prodotti, servizi, o anche device.
  3. Ulteriore globalizzazione dell’ecommerce. È già diverso tempo che vi raccontiamo della crescita in popolarità anche in occidente di alcune piattaforme asiatiche, specie per quanto riguarda l’ecommerce. Non vediamo segnali che questa crescita stia rallentando, anzi.
  4. Realtà aumentata utile. Si parla di realtà aumentata da oltre un decennio, ma ci sembra sempre manchi qualcosa. Il 2021 potrebbe essere l’anno buono per la maturità di questa tecnologia, specie se gli sforzi andranno nella direzione dell’utilità e non dell’hype.

Trovate tutti questi dati, e molto altro, nel report completo. Noi naturalmente ci aggiorniamo come sempre a inizio anno per il report Digital 2021, e tra poche settimane per il nostro Think Forward 2021.