YouTube sperimenta nuove sezioni per analytics e formazione #MERCOLEDÌSOCIAL
Mercoledì Social
Riccardo Meozzi
Benvenuti a un nuovissimo #MercoledìSocial, il consueto appuntamento settimanale che vi presenta tutte le novità del mondo digital. Partiremo con una news su YouTube che sta sperimentando nuove sezioni: una dedicata ai Search and Engagement Insights e una incentrata sulla formazione, chiamata YouTube Player for Education.
Instagram testando la funzione repost, mentre su Spotify, fra non molto, dovremmo avere finalmente gli audiolibri.
Infine parleremo delle graduali evoluzioni di WhatsApp per renderla una piattaforma integrata e pronta a nuovi usi, simile a WeChat.
Tutte queste caratteristiche entreranno a far parte del nuovo Search Insights, e permetteranno di estrarre dati sia dal proprio canale che da ogni contenuto in generale.
Le novità in breve:
“Watch interest“: I creator potranno osservare sia cosa sta venendo cercato sia i video più visti o i most searched su un determinato argomento.
Sarà possibile non solo conoscere gli interessi, ma anche come gli utenti passano da un video all’altro in base alle raccomandazioni.
fonte: socialmediatoday.com
Gli sviluppi degli Analytics di YouTube porteranno sicuramente alla creazione di nuove strategie.
Inoltre, sarà meno determinante la ricerca di hook sempre nuovi e complessi, così come la costante promozione media. Servirà una maggiore conoscenza dei trend e degli interessi reali che rileveremo da Analytics.
Un’altra importante novità che coinvolge YouTube proviene dal fronte educativo. Circa il 93% degli utenti utilizzano infatti la piattaforma per raccogliere informazioni.
Per agevolarli YouTube ha lanciato un player in cui creator qualificati potranno offrire corsi gratuiti o a pagamento – direttamente in app.
Il nuovo player sarà prima disponibile negli Stati Uniti e in Corea del Sud – oltre che per alcuni creator – e solo in seguito verrà esteso. Mano a mano, inoltre, arriveranno anche quiz per testare quanto si è appreso.
Queste novità rappresentano un’importante implementazione per favorire l’apprendimento online, di cui negli ultimi due anni si è molto discusso come forma non alternativa ma complementare e che rappresenta sempre più, dunque, un nuovo spunto per i creators.
Instagram sta sperimentando la funzione repost nel feed
Continuano gli importanti cambiamenti sul modo in cui le persone usufruiscono dell’esperienza in app.
Mentre, sempre da poco tempo, ha avviato un test per poter classificare i differenti Reel in base al topic selezionato – di questo avevamo già scritto in questo articolo.
Come molti altri social, Instagram sta pensando di introdurre un pulsante per repostare i contenuti di altre persone, allo stesso modo in cui si possono repostare le stories.
Ma, al di là delle novità, Instagram deve fare fronte ad alcuni problemi. Se da un lato nei mesi scorsi si era puntato sui Reel nel tentativo di stare al passo con TikTok – decisione molto discussa -, documenti interni a Meta mostrano che forse non si è trattato di una decisione premiante – almeno nel breve termine.
Uno dei motivi è che Instagram ha faticato a reclutare persone per creare contenuti. Circa 11 milioni di creatori sono presenti sulla piattaforma negli Stati Uniti, ma solo circa 2,3 milioni di loro, ovvero il 20,7%, pubblicano ogni mese su questa piattaforma, si legge nel documento.
Ma la strada tracciata da Meta sta ormai venendo percorsa: i dati mostrano infatti che più di un terzo dei dati condivisi tra gli utenti sono Reel. E siamo sicuri che nei prossimi mesi, come sta già accadendo, verranno privilegiati contenuti nativi di Instagram e non Reel importati da altri social network.
Spotify vuole entrare nel mercato degli audiolibri
È decisamente fresca la notizia secondo la quale Spotify inizierà a testare gli audiolibri molto presto.
La novità viene direttamente dal CFO Paul Vogel che ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni conferenza annuale di Evercore ISI su tecnologia, media e telecomunicazioni.
La novità era già nell’aria quando, l’autunno scorso, Spotify ha acquisito il distributore di libri Findaway. Queste azioni porteranno Spotify a competere con Audible di Amazon, Audiobooks.com e altro ancora.
Il modello è, chiaramente, quello della cinese WeChat, piattaforma di messaggistica con funzioni social ed e-commerce.
Fonte: it.mashable.com
La spinta di WhatsApp a diventare un servizio più simile a WeChat arriva da lontano: Meta è costantemente sotto l’occhio dei regolatori della privacy a causa del suo approccio aggressivo al mondo dei social network, e sta cercando nuovi modi per sottrarsi a un certo tipo di accuse.
Per questo mercoledì è tutto, alla prossima settimana!